Il progetto prevedeva che la casa comunale avesse almeno due ampi locali: quello a pianterreno doveva servire per la scuola e quello a primo piano per ufficio e per adunanze consigliari. Il consigliere Benzio Gio. Antonio era disposto a donare il terreno e mantenne la parola data anche nel 1874. La spesa preventivata per la costruzione dell’edificio, si pensò di ricavarla dalla vendita della casa nel Cantone Nicola e dalle offerte della popolazione, che fu sempre molto attiva nell’aiutare in tutto ciò e quanto rifletteva il bene pubblico. Questa casa avrebbe dovuto essere terminata per il 1853, invece rimase un desiderio che fu realizzato soltanto vent’anni dopo, nel 1874/75. A coprire la spesa ci fu un prestito dall’ospedale di San Carlo di Masserano.