L’attuale sede del Comune di Casapinta porta con sé una lunga storia. Risulta infatti fosse durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale la “casa del Fascio”. Il suo valore, pari a £ 3.890.000, venne stimato dall’ufficio tecnico Erariale di Vercelli. Quando si iniziò a pensare di acquistare il nuovo immobile, fin da subito fu chiaro che le finanze del Comune non erano sufficienti a coprire la spesa dell’acquisto. Di conseguenza fu necessaria la richiesta di un mutuo che, dopo vari tira e molla, venne concesso dalla Cassa di Risparmio di Biella.

Il giorno 5 Febbraio 1960 ci fu la decisione da parte del Consiglio Comunale, presidiato allora dal Sindaco Guano Guglielmo Oreste, di acquistare il fabbricato. Fu allora che sorsero una serie di problemi, primo fra tutti la concorrenza della Parrocchia di San Lorenzo. Infatti quest’ultima offrì la cifra stimata da Vercelli in contanti, mentre il Comune aveva intenzione di offrire un importo minore e con pagamento a rate.

 

 

Alla fine ebbe la meglio il Comune che decise di acquistare il fabbricato alla stessa cifra di Vercelli e di lasciare il pianterreno nelle mani dell’ E.N.A.L., mentre il piano superiore restava al Comune e all’Ufficio di Collocamento. È da sottolineare inoltre che fu la Parrocchia guidata da Don Luigi Pastoris a rinunciare all’edificio.

Al momento dell’acquisto finale, il Sindaco che firmò tutti gli atti fu Furno Marchese rag. Tino.

La consistenza interna dell’immobile fu così suddivisa:

  • Seminterrato: salone grande

                                   due accessori (ripostigli)

  • Piano Terra:    salone (mescita bevande)

                                   sala grande per TV

                                   altro vano (cucina)

  • Primo Piano:     quattro vani, tre accessori